Cambia Verderio. Trasporto pubblico scolastico: all'Amministrazione " SiAmo " non interessa
- Cambia Verderio
- 3 ott 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 27 apr 2024
Bocciata clamorosamente la nostra mozione che prevedeva un aiuto concreto per le famiglie di Verderio eliminando il contributo al trasporto scolastico per gli alunni delle medie.
Una proposta che noi di Cambia Verderio avevamo presentato in campagna elettorale e che, nel caso di vittoria, avremmo attivato subito nei primi cento giorni di Governo.
Perché vicina alle famiglie verderesi, prive di un plesso scolastico comunale e quindi obbligate a utilizzare il suddetto servizio per i propri figli.
Proprio dovuto all'obbligatorietà del servizio, Caterina Viani aveva ben documentato di quanto fosse necessario un segnale concreto di aiuto e supporto alle famiglie, motore e cuore pulsante della comunità, con una mozione ben scritta, argomentata e sorretta da fonti autorevoli ( decreti ministeriali, comunicazioni delle prefetture, articoli di giornali ).
Centinaia di migliaia di euro sperperati nel nulla e non si trovano 20.000 euro per le famiglie ?
Parliamo di 20.000 euro circa da investire per la comunità e, onestamente, considerati i 440.000 euro volatilizzati nell’affaire biblioteca comunale di Villa Gallavresi ( quasi mezzo milione di euro scomparso senza neanche minimamente avvicinarsi al risultato e con in previsione altri fondi da stanziare ) e i 440.000 euro destinati al " capanno degli attrezzi " ( 60.000 euro circa per l’acquisto e 380.000 euro di manutenzione ordinaria e straordinaria inclusa nel DUP. Una spesa abnorme considerando l’offerta immobiliare oggigiorno ), non immaginavamo una opposizione forte e compatta da parte della maggioranza che con scuse incredibili ha difatti bocciato la proposta.
Il compromesso politico cercato da Cambia Verderio. Ma per “ SiAmo “ non si tratta.
Non troviamo nè comprendiamo particolari giustificazioni, dal momento che noi, come minoranza, abbiamo proposto soluzioni alternative e giusti compromessi politici.
Una rimodulazione della mozione che prevedesse un contributo “ simbolico “ da parte delle famiglie e, successivamente, come ultima opzione, la cancellazione della stessa in cambio di un documento condiviso da maggioranza e minoranza da inviare all'estremo garante dello Stato sul territorio, la Prefettura.
Questa ultima soluzione, avanzata dal Consigliere Comunale e relatore della mozione Caterina Viani, per comprovare l’effettivo interesse da parte dell’Amministrazione attuale e della maggioranza nei confronti dell’idea di abbattere il costo del contributo a carico delle famiglie.
Se in un primo momento, l’assessore Falsetto aveva mostrato apertura a riguardo, a emendamento presentato ritrattava clamorosamente dichiarando di non voler produrre iniziative insieme alla minoranza ( andando al di là, in un certo senso, del proprio dovere istituzionale e morale di rappresentare al meglio le necessità della comunità a fronte di considerazioni personali che dal punto di vista di un qualsiasi cittadino devono rimanere al di fuori delle questioni istituzionali ).
Un segnale inequivocabile e una testimonianza chiara di come abbiano scelto di non interessarsi ai cittadini e di perseguire la strada dell'utilizzo di denaro pubblico nelle sole faccende e vicende di loro interesse.
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